Il bulldog ha un grosso difetto, anzi due, le rughe e i rotoli che a noi ci piacciono tanto, solo a parlarne vi viene voglia di stropicciarle vero? Questo è purtroppo un nostro limite. I bulli non sono sempre d’accordo a farsi stropicciare da voi. Immaginate se arriva uno e vi stropiccia tutto tirandovi le orecchie, le guance le maniglie dell’amore, sto periodo anche la pancia, altro che la prova costume!
Il bulldog trova finalmente pace quando vi togliete dalle palle. Lui adora dormire avere tutta casa a disposizione, almeno i miei possono entrare ovunque infatti quando rientro trovo le loro orme: Frank che segna il bagno e la sala sempre negli stessi punti, Giacomo che disfa il letto perché vuole mettersi sui cuscini, insomma quando il gatto non c’è il bulli ballano!
Nessuno li disturba, il divano, il letto tutto per loro. Di solito in una famiglia non si sta mai tutti a casa, tranne nelle feste importanti, i figli amano gironzolare, i genitori magari fanno i turni al lavoro.
Ecco purtroppo in questo periodo il bulldog non capisce come mai stiano tutti a casa e tutti sul suo divano. Ormai è suo voi non c’eravate mai e l’unico che lo difendeva era lui che pretendete? Inottre ha la sua forma, i suoi peli, sembra entrato in simbiosi con lui, manca solo che te ringhia il divano se ti avvicini.
Ora bastano solo tre persone per riempire un divano medio, ti vedi il bullo che va in depressione perché non ha più il suo posto sul sofà, perché non capisce come mai gli è finita la pace in casa. Gli stropicciamenti a turno che si sprecano, chi ci inciampa addosso facendosi male e lui poverino si mette pure paura!
Il capo di casa, la bullmamma, che tira fuori di tutto spaventandolo, tira fuori cose per metterle in ordine mai viste prima!!!!!
Ti credo che quel povero bullo si spaventa…
Mi metto dentro la sua testa e sono sicura che questo è quello che pensa:
“Che palle tutti a casa! Almeno me rifilassero qualche schifezza, no sti bastardi magnano davanti a me tiè te sgancio subito ‘na scureggia così impari e vedemo se ve levate da sto divano, tiè ‘n’altra. Ma che l’hanno licenziati tutti poretto me? Mo chi li sopporta? Ogni volta che dormo vengono e me danno fastidio, manco me va de leccalli, non se lo meritano, vabbè giusto ‘na leccata pe sentì se hanno magnato qualcosa!
‘O sanno che non c’ho voja de uscì so tre volte che me portano fori stamattina. Niente m’è cambiata la vita. L’unica cosa che è rimasta tale e quale, è che magno sempre le stesse cose e questi invece se stanno a inquartà bene bene, ma mica me danno niente. Possino strozzalli.
Prima dormivo ventitré ore mo ventuno enno eh! Non va bene così.
Sapete che ho fatto caso? Che quanno me portano fori c’hanno paura che tutti s’avvicinano a noi, prima qualche topa la odoravo, mo manco quelle me fanno vedé più… certe strattonate! Oh fammela odorà mica la devo ingravidà!
So pure cambiati gli itinerari, prima coattavano sempre in mezzo alla gente per rimorchià, mo me portano a funghi in mezzo alla macchia, ma che m’anno preso per un lagotto, manca solo che me metto a scavà e a trovà i tartufi!
Comunque m’è cambiata la vita, rivojo er divano tutto per me, il letto tutto per me e voi? Voi fate come me, sdraiateve sul divano e dormite, ma il vostro non il mio, compratevene un’altro!”
W I BULLDOG
Veronica Cucco